Torre EAV
Napoli
Anno: 2023
Committente: EAV Ente Autonomo Volturno S.r.l.
Località: Napoli
Prestazione: Redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, nonché il progetto definitivo della realizzazione di una nuova torre uffici adiacente al palazzo di direzione EAV di Corso Garibaldi, in uno all’efficientamento energetico della torre esistente, la sistemazione del piazzale antistante la Stazione ed il nuovo ingresso uffici.
Stato: progettazione in corso
COORDINAMENTO
Proger
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA:
Gnosis Progetti soc. coop
PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA:
Crew
PROGETTAZIONE IMPIANTI:
Hub, Italferr
PROGETTAZIONE STRUTTURE:
Progin
Importo lavori:
€ 81.604.017,20
Il restyling della torre Eav rientra nel più ampio intervento di sistemazione della stazione della linea ferroviaria “vesuviana” di corso Garibaldi a Napoli. Questo edificio è un manufatto costruito negli anni ’70 del secolo scorso nell’ambito della sistemazione complessiva dell’area progettata da De Luca e Marsiglia; alto 13 piani ha due corpi scala in cemento armato posti agli estremi della torre e struttura portante in metallo.
Nell’ambito di una completa riqualificazione energetica della torre che prevederà la rivisitazione degli impianti e delle partizioni interne è prevista la sostituzione degli infissi esterni e la realizzazione di una nuova pelle “energetica”. L’edificio è quindi dotato di una “seconda pelle” in vetro che garantirà un ulteriore grado di efficientamento energetico. Questa nuova “pelle”, posta a sessanta centimetri dalla facciata, sarà costituita da pannelli di larghezza variabile in vetro colorato dotati di celle fotovoltaiche in silicio amorfo. Si realizzerà così una “facciata energetica” che, visto l’orientamento dell’edificio, consentirà di eliminare l’irraggiamento dei retrostanti infissi. I pannelli di vetro dotati di celle fotovoltaiche contribuiranno in maniera significativa alla produzione di energia elettrica portando, assieme a tutti gli altri accorgimenti previsti nel progetto impiantistico, alla realizzazione di un edificio NZEB.
Per i primi due livelli dell’edificio la “nuova pelle” sarà costituita da un sistema di “verde verticale”, questi elementi si inseriscono nei livelli superiori con una densità sempre minore “inverdendo” la facciata.
In definitiva per la torre è previsto un completo “retrofit” che mantiene della precedente fabbrica le sole strutture, ma che, in ogni caso, recupera i principi formali dei progettisti che si sono succeduti. Viene, infatti, mantenuto il numero di orizzontamenti e la logica dei frangisole in alluminio (innovativi per l’epoca) nonché la sagoma del manufatto. Con il nuovo intervento viene introdotto un elemento cromatico, una sorta piano del colore che introduce, nel contesto del nodo di piazza Garibaldi/porta Nolana, una sorta di “memento” che relaziona questo intervento con le cromie proprie della cultura storica del territorio.